giovedì 29 dicembre 2011

La misurazione grammaticale

La grammatica si misura attraverso alcune categorie morfologiche di verbi che Lai
ha identificato nelle seguenti:

1.Predicati afferenti all’io,
2.Predicati al modo infinito,
3.Predicati al modo gerundio,
4.Predicati ai modi indefiniti,
5.Predicati al modo condizionale,
6.Predicati al modo congiuntivo,
7.Predicati al tempo presente,
8.Predicati ai tempi passati,
9.Predicati al tempo futuro,
10.Predicati al tempo imperfetto,
11.Predicati in forma negativa,
12.Predicati introdotti dalla locuzione “come se”.

Il testo di Lai che ci presenta il quadro più aggiornato del Conversazionalismo è sicuramente La conversazione immateriale, testo che completa l’excursus Conversazionalista, inaugurato da La conversazione felice, proseguito con Conversazionalismo e che ha un’importante cornice in Disidentità. Ne La conversazione immateriale, Lai ci fornisce una serie di indicazioni di tipo
statistico in riferimento alle varie morfologie grammaticali, enucleando per le varie categorie grammaticali, tutta una serie di significati che danno ragione delle alte o basse percentuali di partenza delle suddette morfologie. Consideriamo le varie indicazioni che abbiamo tratto dai vari commenti di Lai lungo il testo sopra citato. Per comodità elencheremo le morfologie di maggior pertinenza per la nostra ricerca, raggruppandole in gruppi omogenei rispetto al significato attribuitogli. Vediamole brevemente:

- Predicati afferenti all’io. Questi predicati rafforzano la determinazione del soggetto(1995:30), vale a dire segnalano un atteggiamento decisivo verso i vari problemi che si pongono; viene sempre considerata positiva un’alta percentuale di predicati afferenti all’io. Di contro un’assenza prolungata di questa morfologia, definita “eclissi dell’io”, è considerata un’affezione del soggetto grammaticale, effetto di una minaccia al corpo mortale o di un qualsiasi stato di scacco dell’ io. Lai per quanto riguarda gli afferenti all’io definisce bassa una quota del 23%, mentre il 28% è già inserito nella parte medio-alta.
- Predicati ai modi infiniti, gerundi e indefiniti. Costituiscono l’altra faccia della precedente categoria; rendendo indeterminati i soggetti dei predicati e contribuiscono all’eclissi dell’io. Alte percentuali sono segnali negativi. Per i predicati al tempo infinito, il 19% è già considerata una quota alta; per i predicati al tempo gerundio Lai non da indicazioni; mentre per gli indefiniti, inizialmente definisce alta la quota del 19%, più tardi il 36% appare una percentuale intermedia, è quindi più attendibile un’successiva indicazione che segnala il 38% come considerevole.
- Predicati al tempo presente. Il presente è il tempo che lega il significato del verbo alla contingenza delle cose come stanno, impedendogli di spaziare in universi possibili. L’alta percentuale di presenti è indice dell’attività di un “copione” cui la condotta del paziente tende, o meglio, è costretta ad uniformarsi; il comportamento copionale segnala una sofferenza del soggetto: è, infatti la risposta cosiddetta alla domanda “come se ne esce?”. L’universo reale del presente è caratterizzato da una certezza: il corpo mortale soffre ed è destinato a morire; questa certezza pervade il presente e sicuramente i motivi narrativi - le abduzioni del paziente che cerca, ma non trova, risposta alla domanda “come se ne esce?. E’ considerato un buon risultato, per questo, il passaggio da alte a basse percentuali di tempi presenti, magari in favore dei predicati finzionali. In questo caso il paletto superiore è posto al 50%.
- Predicati al tempo passato. Come il presente, il tempo passato segnala la difficoltà di affacciarsi all’universo del possibile; questa volta però il significato del predicato è collegato alla necessità delle cose che sono accadute nel passato. Questo avviene quando i motivi narrativi centrali, le abduzioni del paziente, e soprattutto la domanda “come se ne esce?”, si riferiscono ad accadimenti o a stati di cose del passato così permeanti che condizionano tutta la vita del paziente. Come nel caso dei predicati al tempo presente, anche per i predicati al tempo passato è un buon segno una bassa percentuale; non è mai commentata una percentuale alta; il 7% è visto come una percentuale sicuramente bassa.
- Predicati al modo condizionale, al congiuntivo, al tempo futuro e introdotti dalla locuzione” come se”. Sono definite morfologie finzionali e sono le morfologie che Lai considera più positive perché segnalano una risposta alla domanda “come se ne esce”? Queste segnalano un ”estasi “dalla contingenza del presente e dalla necessità del passato, e soprattutto, l’apertura verso universi possibili diversi da quello reale, dove non c’è, rispetto a quest’ultimo, sofferenza, ma felicità. Per quanto riguarda queste morfologie, Lai stabilisce, per il futuro il 3% come alta percentuale; per il congiuntivo il 13%, come percentuale rilevante; e per i predicati al tempo condizionale la percentuale più alta trovata da Lai viene fissata al 13%. Per quanto riguarda i predicati introdotti dalla locuzione “come se” si definisce elevatissima la quota corrispondente al 12%. [Scritto senza titolo, anonimo]

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