sabato 17 gennaio 2015

I vizi personali


Ci trovavamo in un campo immenso, un campo di grano piatto e monotono, che si stendeva fino all'orizzonte. A spezzare il tedio di quel paesaggio, solo una colonna medievale sormontata da una croce che indicava il cammino ai pellegrini. Arrivando davanti alla colonna, Petrus posò lo zaino sul terreno e si inginocchiò, Mi chiese di fare la stessa cosa.

"Adesso pregheremo. Pregheremo per l'unica cosa che sconfigge un pellegrino quando trova la propria spada: i vizi personali. Per quanto egli apprenda dai grandi maestri a maneggiare la lama, il suo peggior nemico sarà sempre una delle sue mani. Pregheremo perché, qualora tu riesca a trovare la spada, la impugni sempre con la mano che non ti tradisce.

"Abbi pietà signore, perché siamo pellegrini in cammino verso Compostela, e questo può essere un vizio. Nella tua infinità pietà, aiutaci a non utilizzare mai la conoscenza contro noi stessi.

"Abbi pietà di coloro che provano pietà verso se stessi che si ritengono buoni e trascurati dalla vita, e sostengono che non meritavano le cose che gli sono accadute giacché costoro non riusciranno mai a combattere il buon combattimento. Ma abbi ancora più pietà di coloro che si dimostrano crudeli con se stessi, che scorgono soltanto la cattiveria nei propri atti e che si considerano colpevoli per tutte le ingiustizie del mondo. Perché costoro non hanno conosciuto la tua legge che dice "persino i capelli del vostro capo sono contati."
"Abbi pietà di coloro che comandano e di coloro che servono per molte ore di lavoro, e si sacrificano in cambio di una domenica in cui ogni negozio è chiuso e non esiste alcun posto dove andare. Ma abbi ancora più pietà di coloro che santificano le proprie opere e si spingono oltre i limiti della propria follia, e finiscono indebitati o inchiodati alla croce per i loro fratelli. Perché costoro ignorano la tua legge che dice: "siate prudenti come i serpenti e semplici come le colombe".
Abbi pietà perché l'uomo può dominare il mondo e non combattere mai il buon combattimento con se stesso. Ma abbi ancora più pietà di coloro che hanno vinto il buon combattimento con se stessi e adesso si trascinano fra angoli e bar della vita, perché non sono riusciti a sconfiggere il mondo. Perché costoro ignorano la tua legge che dice: chiunque ascolta le mie parole e le mette in pratica sarò paragonato ad un uomo avveduto che ha costruito la sua casa sopra la roccia."
"Abbi pietà di coloro che hanno paura di impugnare la penna, il pennello, lo strumento o l'attrezzo perché pensano che qualcuno lo abbia già fatto meglio di loro, e non si sentono degni di entrare nella possente magione dell'Arte. Ma abbi ancora più pietà di coloro che hanno impugnato la penna, il pennello, lo strumento o l'attrezzo, trasformando la loro ispirazione in una forma meschina di orgoglio nel sentirsi migliori degli altri. Perché costoro ignorano la tua legge che dice: "Non c'è niente di nascosto che debba essere scoperto, né di occulto che non debba essere conosciuto."
"Abbi pietà di coloro che mangiano, bevono e ingrassano, ma sono infelici e solitari nella loro pinguedine. Ma abbia ancora più pietà di coloro che digiunano, censurano, proibiscono e si sentono santi, e girano per le piazze predicando il tuo nome. Perché costoro ignorano al tua legge che dice "se io rendo testimonianza di me stesso, la mia testimonianza non è vera".
"Abbi pietà di coloro che temono la morte e ignorano i numerosi segni che hanno attraversato e le molteplici morti che hanno già vissuto, e sono infelici perché pensano che un giorno, tutto finirà. Ma abbi ancora più pietà di coloro che hanno già conosciuto le loro numerose morti, e che oggi si giudicano immortali. Perché costoro ignorano la tua legge che dice: Se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio."
"Abbi pietà di coloro che divengono schiavi del legame di seta dell'amore, e si reputano padroni di qualcuno, e provano gelosia, e si uccidono con il veleno, e si torturano perché non riescono a vedere che l'amore è mutevole come il vento e come tutte le cose. Ma abbi ancora più pietà di coloro che muoiono per la paura di amare, o rifiutano l'amore in nome di Amore Maggiore che non conoscono. Perché costoro ignorano la tua legge che dice "chi beve l'acqua che io gli darò non avrà mai più sete"
"Abbi pietà di coloro che riducono l'universo in una spiegazione, Dio a una pozione magica, e l'uomo ad un essere con necessità fondamentali che hanno bisogno di venir soddisfatte, perché queste persone non udranno mai la Musica delle Sfere. Ma abbi ancora più pietà di coloro che possiedono la fede cieca, e nei laboratori trasformano il mercurio in oro, e sono circondati da libri sui segreti dei Tarot e il potere delle Piramidi. Perché costoro ignorano la tua legge che dice: "Il regno dei cieli è per chi assomiglia ai bambini"
"Abbi pietà di coloro che non vedono nessuno oltre a se stessi, e per i quali gli altri sono uno scenario sfocato e distante come quando percorrono la strada nelle loro automobili, e si rinchiudono negli uffici con l'aria condizionata all'ultimo piano, e soffrono in silenzio la solitudine del potere. Ma abbi ancora più pietà di coloro che hanno offerto tutto, e sono premurosi e cercano di vincere il Male soltanto con l'Amore perché costoro ignorano la tua legge che dice: "chi non ha la spada venda il mantello e ne compri una".
"Abbi pietà, signore, di noi che cerchiamo e osiamo impugnare la spada che ci hai promesso e che siamo un popolo santo e peccatore sparpagliato sulla terra. Perché non riconosciamo noi stessi e molte volte pensiamo di essere vestiti mentre siamo nudi, di aver commesso un crimine quando in realtà abbiamo salvato qualcuno. Non dimenticarti, nella tua pietà, di tutti noi che leviamo la  spada ora con la mano di un angelo ora con la mano di un demonio: esse stringono la medesima impugnatura. Perché siamo al mondo, continuiamo ad essere nel mondo e abbiamo bisogno di te. Abbiamo sempre bisogno della tua legge che dice: "Quando vi mandai senza borsa, senza bisaccia e senza calzari, vi è forse mancato qualcosa?"
Petrus aveva terminato la preghiera. C'era silenzio intorno. La mia guida guardava fissamente il campo di grano davanti a noi. [Il cammino di Santiago, P. Coelho 1987]

Nessun commento:

Posta un commento