giovedì 6 giugno 2013

Dall'orda paterna al clan fraterno

Ricollegando la concezione del totem suggerita dalla psicoanalisi con il banchetto totemico e con l'ipotesi darwiniana sullo stato prmitivo della società umana si può acquisire una più profonda comprensione e cogliere l'intuizione di un'ipotesi che può sembrare fantastica, ma che presenta il vantaggio di realizzare un'inaspettata unità tra una serie di fenomeni isolati. Un padre violento, geloso, che tiene per sé tutte le femmine e scaccia i suoi figli man mano che crescono ecco ciò che la teoria del Darwin suppone. Questo stato primitivo della società non è mai stato oggetto di analisi. L'organizzazione più primitiva di cui siamo a conoscenza, e che ancora attualmente esiste in certe tribù, consiste in una comunità di uomini che godono di uguali diritti e sono sottomessi alle limitazioni del sistema totemico.

Si può supporre che per arrivare a questo un giorno i fratelli scacciati si sono riuniti, hanno ucciso il padre e mangiato il padre, ponendo fine all'orda paterna. Una volta riuniti, si sono fatti audaci e sono stati in grado di realizzare ciò che ciascuno di loro, isolatamente, sarebbe stato incapace di fare. E' possibile che un nuovo processo della civilizzazione, l'invenzione di una nuova arma, abbia dato loro la coscienza della loro superiorità. Che essi abbiano mangiato il cadavere del padre non ci stupisce dato che si tratta di primitivi cannibali. Il violento progenitore costituiva certamente il modello invidiato e temuto di ciascuno dei membri di questa associazione fraterna. Essi realizzavano, con l'atto del pasto, la loro identificazione con lui, ciascuno si appropriava di parte della sua forza. Il banchetto totemico, che è forse la prima festa dell'umanità sarebbe la riproduzione e la commemorazione di questa azione memorabile e criminale che ha costituito il punto di partenza per tante cose: organizzazioni sociali, limitazioni morali e religioni. 

Per trovare attendibili queste conseguenze a prescindere dalle loro premesse, è sufficiente riconoscere che il gruppo dei fratelli ribelli fosse animato, nei confronti del padre dai sentimenti contraddittori che, come sappiamo, costituiscono l'ambivalente contenuto del complesso del padre. Essi odiavano il padre che con tanta violenza, si opponeva ai loro desideri e alle loro esigenze sessuali e tuttavia l'amavano e l'ammiravano. Dopo averlo eliminato, dopo aver placato il loro odio e realizzata la propria identificazione con lui essi dovettero dar sfogo agli impulsi affettuosi che erano stati sopraffatti. Lo fecero sotto forma di pentimento; provavano un senso di colpa che in questo caso coincide col rimorso sentito collettivamente. Il morto divenne più potente del vivo; tutte le cose che anche oggi ritroviamo nelle vicende umane. Ciò che prima il padre aveva impedito con la sua presenza, i figli ora se lo proibivano da soli, nella situazione psichica nota in psicoanalisi come "ubbidienza postuma". Essi rinnegarono la loro azione, proibendo l'uccisione del totem, sostituto del padre, e rinunciarono a goderne i frutti, rifiutando di aver rapporti sessuali con le donne che ora erano libere. Così il rimorso filiale, ha generato i due tabù fondamentali del totemismo che coincidono perciò con i due desideri rimossi del complesso di Edipo. [Totem e Tabù, Freud 1913]

Nessun commento:

Posta un commento