venerdì 22 agosto 2014

Riduzionismo dogmatico ed estensionismo anarchico

Ogni comunità è esposta a due opposti pericoli: da una parte la mummificazione verso l'eccessiva disciplina e l'eccessivo rispetto per la tradizione, dall'altra parte la dissoluzione e l'assoggettamento alla conquista straniera attraverso l'accrescersi di un individualismo e di una indipendenza personale che rendono impossibile la collaborazione. In generale le civiltà importanti cominciano con un sistema rigido e superstizioso, che gradualmente si rilassa e che ad un certo punto conduce ad un periodo di brillanti geni, mentre il buono della vecchia tradizione permane ed il male inerente al suo dissolversi non si è ancora sviluppato. Ma allorché il male si manifesta, esso porta all'anarchia e poi inevitabilmente ad una nuova tirannide, che produce una nuova sintesi rafforzata da nuovo sistema dogmatico. La dottrina del liberalismo è un tentativo di sfuggire a questo ricorso senza fine. L'essenza del liberalismo è un tentativo di assicurare un ordine sociale non basato su dogmi irrazionali, tali da instaurare la stabilità senza per altro implicare maggiori limitazioni di quante non siano necessarie per la conservazione della comunità stessa. [Storia della filosofia occidentale, Russell]

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